Occupazione suolo pubblico - canone patrimoniale

L'occupazione di suolo pubblico (terreno demaniale) può essere richiesta da ognuno con domanda su carta bollata presso l'ufficio imposte del Comune. Alla domanda devono anche essere allegati tutti i documenti tecnici e un'ulteriore marca da bollo per l'eventuale rilascio dall'autorizzazione / concessione. Il Comune può inoltre richiedere una cauzione come garanzia per eventuali danni causati dall'occupazione. Le occupazioni di suolo pubblico vengono distinte tra occupazione permanente, con durata superiore ad un anno, e occupazione temporanea, con durata fino ad un anno. In caso di necessità di bene pubblico subentrate successivamente, che non permettono il proseguimento dell'occupazione, il Comune ha la facoltà di revocare l'autorizzazione / concessione o di imporre nuove condizioni. Il richiedente deve comunicare al Comune se intende rinunciare all'occupazione dl suolo pubblico.

L'autorizzazione / concessione può essere rinnovata cinque giorni prima della scadenza con apposita domanda. Se questo non avviene, il richiedente dovrà liberare a proprie spese il suolo pubblico a termine dell'autorizzazione/concessione. Per l'occupazione permanente di suolo pubblico viene calcolata la tariffa annua della stessa categoria di riferimento della tariffa giornaliera per l'occupazione temporanea. Inoltre per occupazioni realizzate per finalità politiche ed istituzionali, per occupazioni realizzate nell’esercizio dello spettacolo viaggiante, per occupazioni per accessi per disabili anche a parcheggi, dati in concessione a cooperative per disabili, si applica l'agevolazione dell'80%. Per occupazioni di spazi soprastanti e/o sottostanti la tariffa è determinata in ¼ della tariffa normale. Per occupazioni che superano la durata di 10 giorni la tassa viene ridotta del 30% e per quelle che superano 90 giorni il canone viene ridotto del 35%. Sono escluse dall’applicazione del canone le occupazioni effettuate da Stato, Regioni, Province, Comuni e i loro Consorzi, da enti religiosi per l'esercizio delle attività di culto autorizzate dallo Stato, da Enti pubblici con attività di assistenza e previdenza, sanità, educazione, cultura e ricerca scientifica. Sono esentate dal canone le occupazioni per carico e scarico di merci, superfici di cimiteri, associazioni locali con attività sociali e religiose, associazioni con finalità collettive e accessi per handicappati.

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